L’importanza della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo in estetica

Adottare buone pratiche di comunicazione è fondamentale per avere successo in un settore sempre più competitivo come quello estetico. Ma come comunicare in maniera efficace? Vediamolo assieme in questo articolo.

La comunicazione è un aspetto essenziale del lavoro di un’estetista e sai perché? Oltre al linguaggio verbale, la comunicazione non verbale riveste un ruolo cruciale nell’instaurare relazioni significative. Tra tutti gli elementi del linguaggio del corpo, il contatto visivo svolge un ruolo di particolare rilievo, poiché attraverso gli occhi possiamo trasmettere una vasta gamma di emozioni e significati. 

In questo articolo, analizzeremo l’importanza del contatto visivo come strumento per creare connessioni più profonde con i nostri clienti e il modo in cui decodificare il linguaggio degli occhi per comprendere gli stati emotivi delle persone.

 

Il linguaggio del corpo, un potente strumento di comunicazione 

Capire le intenzioni degli altri, il loro stato emotivo, l’affidabilità delle loro affermazioni è sempre più indispensabile non solo nella vita privata, ma anche in quella professionale. L’ascolto attivo, elemento chiave di una comunicazione efficace, non si basa esclusivamente sull’analisi di ciò che viene espresso verbalmente, ma va oltre le parole, diventando uno strumento imprescindibile per comprendere e decifrare i bisogni dei potenziali clienti. 

“Sentire” il non detto e accogliere le emozioni di chi “parla” con un linguaggio non verbale richiede sforzo e allenamento costanti. Allo stesso modo, rappresenta una sfida per qualsiasi professionista mantenere un linguaggio del corpo adeguato e imparare l’arte del self confidence: occhi, mani, postura e gesti possono fare la differenza, farci apparire più sicure di noi stesse ed essere alleati del nostro successo. 

La comunicazione non verbale, o linguaggio del corpo, è un linguaggio automatico, innato. Si pensi a quanto i neonati esprimano la loro comunicazione non verbale mediante metodi e modelli inscritti nella nostra storia evoluzionistica. 

L’interpretazione del linguaggio del corpo, e quindi come dedurre informazioni sugli altri attraverso la pura osservazione di sguardo, gestualità, postura e microespressioni facciali, riveste un ruolo cruciale per profilare realisticamente le persone, capire il loro stato emotivo ed entrare più facilmente in sintonia. 

L'immagine mostra una estetista che parla con una cliente. In questo caso, il contatto visivo e il linguaggio del corpo è fondamentale per mettere a proprio agio le clienti.
Molti studi hanno evidenziato che il contatto visivo, cioè guardare una persona negli occhi mentre le parli, è in grado di aumentare la persuasività e la forza della comunicazione.

 

Vedere oltre: l’importanza dello sguardo

Nel campo della comunicazione non verbale, lo sguardo può fornire preziose informazioni sulle emozioni e gli stati emotivi di una persona. Sappiamo tutti che gli occhi sono lo specchio dell’anima: attraverso essi entriamo direttamente nel mondo dell’altro e gli altri hanno accesso all’interno della nostra psiche. 

Nel corso della conversazione, lo sguardo svolge diverse funzioni a livello non verbale: 

  •     Può esprimere simpatia e confermare l’andamento della relazione (tendiamo a fissare di più coloro che ci piacciono); 
  •     può esercitare controllo intensificando il contatto visivo, nel tentativo di convincere l’interlocutore su un certo argomento;
  •     Fornisce informazioni su noi stessi dimostrando attenzione, competenza, credibilità o disinteresse. 

Lo sguardo dunque è un mezzo per veicolare l’immagine di sé che si intende proporre, ragion per cui si riscontrano differenze individuali nel linguaggio degli occhi in relazione ai tratti di personalità. Le persone estroverse, dominanti o autoritarie fanno maggior uso dello sguardo e tendono a essere giudicate in modo più favorevole e socialmente abili. Al contrario, le persone introverse hanno la tendenza a sfuggire lo sguardo altrui, venendo percepite come persone poco affidabili, anche se le ricerche smentiscono questa tesi.  

Beh, ma in pratica?

 

Il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale come arma per gestire al meglio il tuo centro estetico

Le persone non dicono esattamente ciò che gli passa per la testa: ognuno di noi ha un filtro personale che consente di esprimere verbalmente solo una parte delle informazioni che pensa e ci impone di ometterne delle altre. Tutto ciò che si reprime a livello verbale si esprime mediante le espressioni non verbali.  

Osservando attentamente lo sguardo di una persona, ti sarà capitato di intuire se è d’accordo con te, se è attratta da ciò che le stai proponendo, se le è piaciuto il tuo servizio o prodotto, se si trova bene nel tuo istituto; oppure se è disinteressata a ciò che le consigli o non ha apprezzato un trattamento, anche se non te lo dice apertamente. L’evitamento visivo, unito all’aumento della distanza interpersonale e del tempo di latenza tra domanda e risposta, potrebbe essere, ad esempio, un segnale di non gradimento o di disinteresse. 

Utilizzare questa capacità interpretativa nelle tue conversazioni con i clienti, in fase di consulenza, in fase di proposta, e anticipare il livello di accordo o eventuali obiezioni, ti fornisce delle solide basi per la continuità delle relazioni. 

  

Il contatto visivo come arma di persuasione 

 Molti studi hanno evidenziato che il contatto visivo, cioè guardare una persona negli occhi mentre le parli, è in grado di aumentare la persuasività e la forza della comunicazione. 

Tuttavia, fissare dritto negli occhi chi ci sta di fronte senza mai distogliere lo sguardo, può apparire un atteggiamento di sfida. Il segreto sta nel saper dosare questo segnale, a seconda del contesto e di chi ci sta davanti. In linea generale la regola è questa: 

  •     se desideri che un’informazione rimanga più impressa nella mente dei tuoi clienti, puoi aumentare il contatto visivo; 
  •     se, al contrario, stai parlando di un qualcosa che non deve essere necessariamente memorizzata dal tuo interlocutore, puoi evitare il contatto visivo. 

Considera quindi il tuo contatto visivo come un evidenziatore: quando, ad esempio, devi mettere in risalto gli obiettivi da perseguire, le strategie da attuare per conseguire i risultati, l’importanza delle applicazioni cosmetiche, ecc., potrai ricorrere a un contatto visivo più diretto. 

Ricorda che non puoi mettere in evidenza alcuni concetti se non ne nascondi altri: è un po’ come utilizzare la tecnica del chiaro scuro. 

A tal proposito, il mio consiglio è quello di svolgere sempre la fase di anamnesi della consulenza preliminare in un ufficio, seduta davanti al tuo potenziale cliente: questo ti consentirà di instaurare un contatto visivo, che durante lo svolgimento dei trattamenti può essere difficile da attuare. Se vuoi usare il contatto visivo strategicamente in questa fase del tuo lavoro, ti consiglio di farlo mentre formuli le domande e mentre ascolti il tuo interlocutore. Il contatto visivo, infatti, oltre a dimostrare interesse, aumenta il carico cognitivo. 

Poiché il nostro sguardo oscilla in diversi punti di osservazione, non si devono necessariamente incrociare gli occhi dell’altra persona per instaurare un contatto oculare. Inoltre, se stai interagendo con una persona timida, un contatto diretto può mettere in soggezione e inficiare il clima di fiducia e di empatia. 

  •     Guardando la radice del naso (punto di massima intensità), in momenti chiave dell’interazione, puoi instaurare un contatto visivo forte e diretto;
  •     abbassando lo sguardo verso la zona centrale del naso, puoi instaurare un contatto visivo meno diretto, ma comunque in grado di creare una connessione; 
  •     spostando lo sguardo alternativamente sui due occhi, alleggerirai il contatto visivo. 

 Ti sconsiglio di utilizzare altri tipi di contatto visivo:  

  •     se il tuo sguardo è direzionato al di sopra degli occhi della persona, si tratta di un contatto visivo dominante e di prevaricazione, che può mettere a disagio il tuo interlocutore; 
  •     focalizzare l’area al di sotto del naso, all’altezza della bocca, in un contesto formale e professionale, non è corretto, perché si tratta di una comunicazione non verbale molto intima. 

 

Conclusione

In conclusione, possiamo affermare con certezza che il linguaggio del corpo e il contatto visivo sono strumenti potenti e spesso trascurati nella comunicazione nel settore estetico. Comprendere il significato dietro gli sguardi, le espressioni facciali e la postura dei nostri clienti può fare la differenza nel fornire servizi personalizzati e di qualità.

La comunicazione non verbale non è solo un mezzo per interpretare le emozioni degli altri, ma anche per proiettare l’immagine di sé che desideriamo presentare. Imparare a utilizzare il contatto visivo in modo appropriato, dosando la sua intensità in base al contesto e all’interlocutore, può aumentare notevolmente la persuasività della nostra comunicazione.

Ricorda che il tuo obiettivo nel settore estetico non è solo fornire trattamenti di alta qualità, ma anche instaurare relazioni durature con i clienti. L’uso efficace del linguaggio del corpo e del contatto visivo può aiutarti a comprendere meglio i bisogni dei tuoi clienti, anticipare le loro reazioni e migliorare la loro esperienza complessiva.

In questo settore competitivo, la capacità di comunicare in modo efficace è un vantaggio cruciale. Quindi, continua a praticare e affinare le tue abilità nel linguaggio del corpo e nel contatto visivo per ottenere successo nel tuo istituto. E ricorda che, oltre a migliorare la tua capacità di comunicare con i clienti, stanno anche migliorando la tua capacità di connetterti con le persone su un livello più profondo, il che è un dono prezioso in qualsiasi aspetto della vita.

 Articolo pubblicato nella rivista di Les Nouvelles Esthétiques Italia, Agosto / Settembre 2023.

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